CRISI IN FRANCIA. QUALI SARANNO LE CONSEGUENZE?

di Greta Triassi

Come si è arrivati all’attuale situazione? E ora? E poi?

Scoppia la crisi in Francia, il governo di Michel Barnier crolla, arriva la sfiducia e anche il Presidente dell’Assemblea Emmanuel Macron vacilla nel suo ruolo di potere, chiamato a dimettersi. Ed è così che penso a Luigi Mosca, alla sua esperienza e conoscenza profonda della Francia e gli chiedo se può condividere con noi di Pace Terra Dignità e con i lettori il suo prezioso punto di vista.

 Greta Triassi :
« … vorrei conoscere un tuo punto di vista sull’attuale situazione francese con un focus su ciò che questa crisi di governo comporta a livello europeo e per l’Italia »

Luigi Mosca:
Suddividerei questo mio tentativo di analisi in due parti :

1)

Come si è arrivati all’attuale situazione in Francia e quale è il suo impatto in Europa ?

In breve : dalla fine degli anni detti ‘les trentes glorieuses’, cioè del periodo di forte espansione economica e di aumento del livello di vita, dall’immediato dopoguerra sino allo choc del petrolio nel 1973, i governi che si sono succeduti, di destra come di sinistra o di ‘centro’ (Georges Pompidou, Giscard d’Estaing, François Mitterrand, Jacques Chirac, Nicolas Sarkozy, François Hollande, Emmanuel Macron), al di là di alcune riforme significative sul piano sociale, specialmente per opera di Michel Rocard, primo ministro di Mitterrand (RMI-Revenu Minimum d’Insertion , …), non si sono sufficientemente occupati dei problemi delle popolazioni situate in basso della scala sociale (alloggio, potere d’acquisto, istruzione, sanità, …)

Direi che questo, insieme alla gestione inadeguata e sovente disumana del fenomeno dell’immigrazione, ha causato un forte aumento dell’estrema destra (‘Front National’ / ‘Rassemblement National’) e dell’estrema sinistra (‘France Insoumise’) con una conseguente frammentazione dell’arco politico, causa questa delle recenti pesanti difficoltà della ‘governance’ : dissoluzione dell’Assemblée Nationale, tentativo di governo di Michel Barnier e sua attuale ‘censura’. Inoltre questa situazione di crisi in Francia, aggiungendosi a quella in Germania, ed all’aumento dell’estrema destra anche in diversi altri paesi dell’UE (Ungheria, Italia,

2)

Olanda, Finlandia, Slovacchia e Svezia) si ripercuote pesantemente sulla governance dell’Unione Europea : il “motore franco-tedesco” si è rotto ed uno stato di disorientamento si installa sui gravi problemi da affrontare : l’ingiustizia sociale, le guerre in corso, il riscaldamento climatico, l’inquinamento globale, la distruzione della biodiversità, il Mercosur, …

2) Ed ora ? E poi ?

Ora quindi il problema è : come uscire da questa situazione caotica con un governo che sia stabile (almeno per 6 mesi !), seguito poi da nuove elezioni legislative (e forse anche presidenziali !) che permettano una nuova governance, più in coerenza con i bisogni reali soprattutto delle fasce meno abbienti della popolazione e che sia anche un ‘motore’ per una Unione Europea più sociale e più all’altezza delle diverse sfide epocali globali, attraverso innanzitutto il raggiungimento di un’indipendenza dalla volontà di controllo e di dominio degli USA ed una maggiore coerenza interna. Quanto alla strategia per uscire dalle guerre in corso e da quelle… future, e soprattutto dal rischio attualmente più elevato ancora che durante la Guerra fredda di una guerra nucleare, cioè per uscire dalla barbarie, si tratta di operare una transizione da una ‘cultura del nemico’ (perdente – perdente) ed attualmente dominante, ad una ‘cultura della cooperazione’(vincente – vincente), sola via verso una pace giusta e percio’ duratura.(*)

Aggiungo infine una considerazione più globale e di lungo termine : personalmente sono convinto che per giungere ad una situazione di piena giustizia sociale e per poter far fronte alle sfide globali già menzionate occorre giungere ad una governance mondiale democratica e solidale.(**)

 

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(*) Per una analisi più specifica si puo’ vedere l’articolo “La questione dell’effettiva eliminazione delle armi nucleari” sull’Agenzia di Stampa Internazionale ‘Pressenza’, al link :
https://www.pressenza.com/it/2023/12/la-questione-delleffettiva-eliminazione-delle-armi-nucleari/

(**) Per un trattazione più ampia si puo’ vedere la pubblicazione collettiva ‘Memoria e Futuro’ Ed. Mimesis, 2021, che contiene in particolare un mio saggio dal titolo ‘Il lungo percorso dell’Umanità per uscire dalla barbarie’

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Biografia

LUIGI MOSCA
Dottore in Fisica – Fisica delle Particelle Elementari. Si è occupato di interazioni forti, fisica del neutrino, decadimento del protone, materia oscura, nei laboratori di Saclay (CEA/Francia), CERN (Ginevra), Serpukhov (Russia), and LSM (Laboratorio del Fréjus). Ex Direttore del LSM “Laboratoire Souterrain de Modane” (CEA-CNRS). Attivista per il disarmo nucleare nell’Associazione “Abolition des Armes Nucléaires-Maison de vigilance” (partner di ICAN France) del “Mouvement de la Paix” e del Collettivo “Disarmisti Esigenti”. E’ uno dei due italiani presenti nella delegazione di ICAN che ha ritirato il premio Nobel per la Pace nel 2017.

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