Le associazioni LGBTQIA+ italiane insieme a ILGA-Europe hanno scritto una lettera a tutte le principali figure leader dei partiti per queste elezioni europee, affinché, proprio in questi ultimi giorni di campagna elettorale e per l’inizio del Pride Month, prendano posizione direttamente e in modo visibile a sostegno della campagna ILGA-Europe #Comeout4EU, già sottoscritta da moltissime persone candidate, per interrompere la spirale d’odio e violenza che soffia in Europa e in Italia contro i diritti e le libertà civili.
“È cruciale – si legge nella lettera – che tutti i partiti italiani affrontino l’aumento dell’odio e della violenza, non solo per proteggere alcuni gruppi particolarmente colpiti, ma anche per garantire la coesione e il rispetto dei diritti umani in tutta la società italiana.
Chiediamo a tutti i partiti politici in Italia:
- di fare una dichiarazione chiara a sostegno della campagna Come Out di ILGA-Europe, che oltre 1000 candidati in tutta l’UE hanno già sostenuto, compresi numerosi candidati italiani;
- di promuovere l’adozione di una seconda ambiziosa Strategia per l’uguaglianza LGBTIQ dell’UE, e di contribuire attivamente alla sua efficace attuazione integrando i diritti LGBTI nelle politiche interne ed esterne dell’UE;
- di proporre e sostenere politiche e leggi dell’UE che forniscano una protezione esplicita basata sull’orientamento sessuale, l’identità di genere, l’espressione di genere e le caratteristiche sessuali, e che forniscano risposte concrete alle esigenze delle persone LGBTI in tutta la loro diversità;
- di porre un freno alla polarizzazione nella società che sta alimentando l’odio e aumentando la violenza reale contro le persone;
- di attivare o rafforzare un dialogo continuo con le organizzazioni della società civile LGBTI nel prossimo futuro per discutere cosa un partito può fare, a livello locale; regionale e nazionale, per respingere gli attacchi ai diritti fondamentali delle persone LGBTI e per continuare a contrastare la polarizzazione e l’aumento dell’odio e della violenza.”
#ComeOut4EU
#ElezioniEuropee2024
LETTERA
Odio e violenza in Italia contro le persone LGBTI. Lettera dall’Italia alle leadership di partito
Car3 leader politici (Dear party leaders),
Nel mese di maggio, politici e governi di tutta Europa hanno celebrato l’IDAHOT – la Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia, la transfobia e l’intersexfobia. Il 15 maggio, l’UE ha lanciato la terza edizione della sua indagine LGBTIQ,[1] che mostra come le molestie e la violenza contro le persone LGBTIQ in Europa siano aumentate significativamente dal 2019. Il Rapporto Annuale 2024 di ILGA-Europe[2] rileva che l’aumento della violenza e dell’odio verso le persone LGBTI è spesso alimentato dalle figure politiche, in un clima politico sempre più polarizzato. I diritti e l’umanità delle persone LGBTI vengono sfruttati per dividere le società, minare la democrazia, lo stato di diritto e i diritti umani.
L’indagine FRA LGBTI 2024 mostra che, in Italia, il 61% dei rispondenti ha dichiarato che la violenza contro le persone LGBTI è aumentata dal 2019. La Mappa Arcobaleno 2024 di ILGA-Europe,[3] pubblicata in occasione dell’IDAHOT, mostra che l’Italia si posiziona al 23º posto su 27 Stati membri dell’UE (perdendo altri due posti) per quanto riguarda le leggi e le politiche a tutela dei diritti delle persone LGBTI. L’Italia non dispone ancora di leggi sui crimini d’odio o sui discorsi d’odio che riconoscano orientamento sessuale, identità di genere o caratteristiche sessuali, che proteggerebbero le persone LGBTI dalla violenza.
L’Italia è attualmente uno dei Paesi dell’UE che affronta la sfida del rapido deterioramento dello stato di diritto e degli standard democratici, così come gli attacchi diretti ai diritti fondamentali dei gruppi vulnerabili, comprese le persone LGBTI.
In occasione dell’IDAHOT del 17 maggio 2024, il governo italiano ha rifiutato di firmare la “Declaration on the continued advancement of the human rights of LGBTIQ persons in Europe”[4] coordinata dalla Presidenza belga dell’UE, in cui i Paesi firmatari si impegnavano a sostenere il riconoscimento dei diritti per tutte le persone LGBTI. Il governo italiano non ha firmato nemmeno la Dichiarazione ministeriale congiunta in occasione dell’IDAHOT, che è stata firmata da 32 Stati membri del Consiglio d’Europa.
In un momento in cui l’elettorato dell’UE si riunisce per votare in vista delle elezioni europee di giugno, è più importante che mai che le figure politiche che sostengono la democrazia, lo stato di diritto e i diritti fondamentali prendano una posizione pubblica chiara a favore dei diritti umani per tutte le persone, comprese le persone LGBTI.
Solo tre settimane fa, l’orrendo attacco al Primo Ministro slovacco Fico ha rappresenato un esempio concreto di dove può portare l’incitamento all’odio e la divisione della società portata ai suoi estremi.
I passi intrapresi dal governo italiano per minare i diritti fondamentali delle persone LGBTI in Italia – dalla cancellazione delle madri lesbiche in alcune regioni, al blocco del supporto per i bambini trans nelle scuole e nell’accesso all’assistenza sanitaria e le proposte di cambiamento delle leggi sull’asilo – violano chiaramente gli standard internazionali sui diritti umani, come le leggi dell’UE (le direttive sull’asilo pertinenti, così come le clausole di non discriminazione della Carta dei diritti fondamentali e dei Trattati dell’UE), la giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani, la Convenzione europea dei diritti dell’uomo e le raccomandazioni del Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa. Questi attacchi ricordano anche gli sviluppi in altri Paesi che hanno visto nelle persone LGBTI un facile bersaglio per suscitare paure infondate al fine di mobilitare gli elettori – ora chiaramente identificati come responsabili di un aumento estremo dell’odio in tutta Europa e di un aumento delle cifre di violenza, anche in Italia.
È cruciale che tutti i partiti italiani affrontino l’aumento dell’odio e della violenza, non solo per proteggere di alcuni gruppi particolarmente colpiti, ma anche per garantire la coesione e il rispetto dei diritti umani in tutta la società italiana.
Chiediamo a tutti i partiti politici in Italia:
- di fare una dichiarazione chiara a sostegno della campagna Come Out di ILGA-Europe, che oltre 1000 candidati in tutta l’UE hanno già sostenuto, compresi numerosi candidati italiani;
- di promuovere l’adozione di una seconda ambiziosa Strategia per l’uguaglianza LGBTIQ dell’UE, e di contribuire attivamente alla sua efficace attuazione integrando i diritti LGBTI nelle politiche interne ed esterne dell’UE;
- di proporre e sostenere politiche e leggi dell’UE che forniscano una protezione esplicita basata sull’orientamento sessuale, l’identità di genere, l’espressione di genere e le caratteristiche sessuali, e che forniscano risposte concrete alle esigenze delle persone LGBTI in tutta la loro diversità;
- di porre un freno alla polarizzazione nella società che sta alimentando l’odio e aumentando la violenza reale contro le persone;
- di attivare o rafforzare un dialogo continuo con le organizzazioni della società civile LGBTI nel prossimo futuro per discutere cosa un partito può fare, a livello locale; regionale e nazionale, per respingere gli attacchi ai diritti fondamentali delle persone LGBTI e per continuare a contrastare la polarizzazione e l’aumento dell’odio e della violenza.
In solidarietà,
ILGA-Europe
ARCIGAY – Associazione LGBTI+ Italiana
Famiglie Arcobaleno – Associazione genitori omosessuali
C.C.O. Mario Mieli
GAYNET – Formazione e Comunicazione sui temi LGBTI
EDGE LGBTI+ Leaders for change
Rete Lenford – Avvocatura per i diritti LGBTI+
AGEDO – Associazione genitori, parenti, amiche e amici di persone LGBT+
AGAPANTO aps. Anzian* LGBTQ+
Rete Genitori Rainbow
ALFI – Associazione Lesbica Femminista Italiana
ARCO – Associazione Ricreativa Circoli Omosessuali
Associazione LGBT+ Quore
MIT – Movimento Identità Trans
Centro Salute Trans e Gender Variant – CEST
Omphalos LGBTI
Genderlens
Libellula Italia APS
Certi Diritti
Gender X
NUDI
Dì Gay Project
Tgenus
[1] EU Fundamental Rights Agency (2024), Third LGBTIQ Survey, accessibile all’indirizzo: https://fra.europa.eu/en/news/2024/harassment-and-violence-against-lgbtiq-people-rise
[2] ILGA-Europe (2024), Annual Review, accessibile all’indirizzo: https://www.ilga-europe.org/press-release/alarming-surge-in-transphobic-speech-across-europe-sparks-concern-for-eu-elections/
[3] ILGA-Europe (2024), Rainbow Map, accessibile all’indirizzo: https://rainbowmap.ilga-europe.org/countries/italy/
[4] Declaration on the continued advancement of the human rights of LGBTIQ persons in Europe, https://belgian-presidency.consilium.europa.eu/media/kvibjar1/declaration-final.pdf
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